mercoledì 27 aprile 2011

Week end di "restyling" alla Casa di Biacesa

Vi informo che questo weekend (30 aprile/1 maggio) alla casa di biacesa salgono tutte le famiglie e le persone che vogliono volontariamente dare una mano a sistemare la casa pronta e bella per i campi estivi: ci son famiglie con o senza figli, grandi e piccoli, una bella esperienza di condivisione (che tra l'altro qualcuno di voi ha già fatto)...
Se a qualcuno interessa salire insieme alla propria famiglia (non servono competenze particolari ma gente che vuole fare qualcosa per qualcun'altro...).
Io, che solitamente sono addetto alla raccolta dell'erba tagliata (compito altamente specifico!!!), purtroppo non potrò esserci visto che la nuova arrivata ha ben una settimana di vita... cmq poi l'esperienza molto probabillmente si ripeterà il "week end" del 2/5 giugno ... lì magari in giornata salgo anch'io con la mia nuova famiglia allargata!
Se qualcuno fosse interessato mi contatti che gli dò maggiori informazioni e soprattutto a chi far riferimento nel caso volesse salire.

sabato 23 aprile 2011

Il messaggio Pasquale di don Manuel

Lasciamo al caro don Manuel lo spazio per il messaggio pasquale: auguri a tutti i lettori del blog e alle vostre famiglie di una pacifica Pasqua di Resurrezione, affidandovi a Maria, Madre di tutte le madri che ha saputo essere Madre anche nel dolore della croce e nella gioia della Resurrezione.

In questo numero dell’Informac, la nuova Presidenza di presenta. E proprio questo fatto mi dà lo spunto per il piccolo augurio di Pasqua che sto scrivendo a ciascuno di voi.
Pasqua è infatti “novità”, il Nuovo di Dio che irrompe nella storia… ma il “Nuovo”- nella Bibbia e nella vita – non è facile, né è sinonimo di “entusiasmante”…

“Novum” è innanzitutto il desiderio di Dio di non arrendersi al nostro fatalismo. Spesso, guardandoci, arriviamo alla conclusione sconsolata che “siamo fatti così”, che ci sono dimensioni in noi che non possono essere cambiate, che - per quanto ci sforziamo – restiamo “inchiodati” a meschinità, piccolezze, egoismi di vario tipo. I nostri peccati sembrano la nostra pelle: per quanto ci impegniamo, invochiamo, desideriamo un miglioramento, a volte tutto rimane così… desolati dobbiamo constatare che “non c’è nulla di nuovo sotto il sole”. A Pasqua il Signore dichiara solennemente che Lui non condivide questa visione. Dio non si rassegna all’inevitabilità del male, al fatto che esso pone radici così profonde in noi da “assuefarci” della sua presenza… la Novità di Gesù Risorto sta proprio nel piegare e incatenare “l’uomo forte” che abita il nostro cuore: Lui è “più forte” e ci dona una libertà che non è un compromesso, un “equilibrio tra forze”, ma il regalo nuovo di un’esistenza in cui il male è destinato a tacere… per sempre?

“Novum”
è, poi, il modo con cui il Signore ci presenta la “vittoria”, l’essere vincitori… la storia è piena di eventi e guerre che avevano come scopo il “vincere”… nessuno comincia un’impresa “da fallito” o da sconfitto… e spesso il “vincere” significa far perdere qualcuno, innalzarsi sopra altra gente che deve chinarsi o - non meno pericolosamente - far trionfare le nostre “visioni parziali” del mondo come se fossero LA visione delle cose… la “parola nuova” di Gesù ci dice che “vittoria” è sinonimo di “fecondità”: l’umanità vince quando esce dalla sterilità, quando il suo pensare e agire “portano frutto”e perciò è importante credere che questa vittoria non sopporta sconfitti (se la vita è feconda, la è anche per gli altri), mentre può sopportare bene anche il dolore… la sofferenza o la morte – dice Dio a Pasqua – possono non togliere umanità e fecondità alla vita umana, anzi possono esserne il segno ultimo…

“Novum”
è, infine, il Volto che Dio mostra di sé. Che significa - insomma - dire che il nome del Signore è “Padre”? Padre per chi? Padre perché? Dove si vede tutto questo “amore” per noi? Penso che la Pasqua racconti che il Signore non aspetta la nostra iniziativa, il nostro pentimento o la nostra buona volontà per venirci incontro, per abbracciarci, per offrire la sua salvezza. Il Dio cristiano è Novità che prende l’iniziativa, che non ha bisogno del nostro “essere bravi” per volerci bene, che annuncia redenzione anche a chi ostinatamente si chiude a Lui. Non è e non sarà mai più il Dio “irato”, “inflessibile”, “giudice” della storia e dell’uomo, ma Colui che si dona fino alla fine, gratis, senza aver bisogno di "contraccambio”… Chi non crede questo non crede che il Signore è Risorto e vivo, non crede nella novità dell’essere davvero (e solo) “salvati per amore, solo per amore”…

Alla “nuova” Presidenza e a tutti voi Buona “Nuova” Pasqua, di cuore!
don Manuel