mercoledì 4 agosto 2010

SPECIALE FAMIGLIE - STESSA FREQUENZA

Noi genitori siamo chiamati alla vocazione alla santità. Sì, proprio santo! Ma non perché si sopporta il coniuge oppure il figlio preadolescente rompi...
Ciascuno di noi è chiamato a farsi santo nella normalità della propria vita e insieme alle persone che ci stanno accanto.
L'idea di diventare santi ci fa sorridere, soprattutto quando ripensiamo alle nostre giornate caotiche, quando ci scappa la pazienza, quando non siamo capaci di capire i nostri figli, quando ... L'elenco potrebbe essere lunghissimo. Eppure il Signore ci chiama alla santità, ci chiama a utilizzare la "stessa frequenza" per essere in sintonia con Lui.
"Tutti coloro che incontreranno Gesù restano colpiti: in lui c'è qualcosa di inatteso. Tutta la vità di Gesù lo rivela come l'uomo nuovo, ricco della forza dello Spirito Santo: la sua squisita attenzione alla sofferenza umana, la povertà della sua vita, il suo amore per i poveri, i malati, i peccatori; la sua capacità di scrutare i cuori. La sua lotta contro la falsità; il suo fascino di capo e di amico ..." (CEI, Il Catechismo per l'iniziazione cristiana. Sarete miei testimoni, Roma 1991, p. 39).
La testimonianza di Gesù è vissuta nella concretezza e nella quotidianitò della sua vita terrena, e lo stesso viene chiesto a noi.
"La santità non consiste nel fare cose straordinarie, ma nel fare straordinariamente bene le cose ordinarie!" (Beato don Luigi Monza, Gli Scritti).

RIFLETTIAMO:
- Cosa vuol dire per noi essere santi? Abbiamo mai riflettuto sul concetto di santità?
- Quale legame pensiamo possa esserci tra santità e famiglia?
- Siamo consapevoli di essere chiamati a diventare santi insieme, come famiglia?
- Come possiamo educare, nella nostra famiglia, i nostri figli alla santità?

19 commenti:

  1. CIAO, sono Elena, genitore quasi beato in cerca di santità! sehh...!!!
    SANTITà è un termine impegnativo, certamente non ho mai pensato di associare questa parola alla FAMIGLIA. è vero, un genitore ha un compito speciale che è quello di poter condurre la propria famiglia verso una completezza che ne fonde i componenti pur lasciandoli distinti. è difficile ma penso non impossibile visto che possiamo LIBERAMENTE impegnarci piano piano, giorno dopo giorno, in Sintonia, divertendoci, litigando, pranzando, con qualsiasi attività, ma insieme (anche se distanti km). non sò, forse potrebbe essere questo il primo passo per Educare i nostri figli alla Santità

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  2. Genesi 1,27
    ...Dio creò l'uomo a sua IMMAGINE
    a immagine di Dio lo creò;
    maschio e femmina li creò.
    Penso: ecco la "FREGATURA".Se DIO PADRE creatore
    non si è accontentato di farci e basta ma ci ha voluti a sua immagine,vuol dire ci dobbiamo far sù le maniche e che la strada è in salita per arrivare a tanta santità. Mi consola e sostiene però il fatto che il Signire per manifestarci il suo amore, manda suo figlio Gesù, l'unico maestro che ci aiuta ogni giorno a capire quale sia la strada giusta. Scopriamo allora la santità che è in noi! Così forse riusciremo a fare strordinariamente le cose ordinarie.

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  3. In realtà santi lo siamo già xkè con il battesimo siamo entrati a far parte della vita di Cristo.
    Ma la santità è un dono che si decide di accettare, scartare e goderne: è un dono x la vita. Impegnativo ma esaltante.A&A

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  4. Non ho mai pensato alla santità nella famiglia. Ho sempre associato questo termine a persone che hanno fatto cose STRAORDINARIE nel nome di Gesù. Ma fa riflettere la frase che dice che la santità consiste nel fare bene le cose ordinarie.
    Credo che alla parola santità si possa benissimo associare quella di SEMPLICITA': "le cose semplici sono le più belle".
    La vita ordinaria può essere una vita santa se si è semplici, se si cerca Gesù nei gesti quotidiani senza voler "strafare".
    Cinzia

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  5. Santità mi verrebbe da dire è riuscire a sopportare,reprimendo l'istinto omicida che è in noi,il tuo superiore,la moglie o marito che ti vessa tutti i giorni dicendoti che lasci tutto in disordine.Il figlio che chiede sempre di comperare quella cosa e che senza non può vivere.Il parroco che tutte le domeniche ti rinfaccia la tua incapacita ad educare i figli e ti ricorda la tua colpevolezza se crescono male.Dopo di ciò avere voglia di scoprire nuove esperienze,per migliorare la tua vita e quella degli altri cosa è......

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  6. Sinceramente non avevo mai pensato a quaesto termine abbinato alla famiglia, ma fa riflettere Il termine non mi sembrava adatto per persone e cose ordinarie, santità era per me qualcosa di speciale. In realtà fa riflettere questa visione, mi viene da pensare che la semplicità e la sincerità che dovrebbero essere la base della delle azioni quotidane della vita familiare in questa ottica possano renderci SANTI. Ma non siamo troppo presuntuosi!!!!!!!!!! Tiziana

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  7. Santità è una vocazione che ci viene donata. Non è una parola, ma un modo di essere e di concepire il nostro agire. La santità oggi è anche accettare che il "semplice" quotidiano vissuto sia la strada affidataci per compiere la volontà di Dio. La santità non ha bisogno di gesti ecclatanti, ma di silenzioso esserci (anche se noi uomini ci lamentiamo in continuazione perchè sempre insoddisfatti), a volte nell'incomprensione di chi ci circonda. Santità in famiglia: ambito privilegiato, ma spesso solo dichiarato a parole, perchè nei fatti "l'abitudine" all'altro ci fa essere poco accoglienti e ci fa pretendere di essere ascoltati scordandoci di fare altrettanto. Santità è chiedere a Dio di aiutarci a saperci affidare, ringraziarlo per le persone che incontriamo e per il dono dei figli, consapevoli che il nostro essere uomini ci renderà sempre limitati nel capire e accogliere pienamente la sua proposta. Leo.

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  8. Essere "santi" nella quotidianita' della vita è difficile,ma non impossibile;sicuramente ci sono e ci sono stati tanti santi che non sono comparsi nel calendario, ma sono rimasti nell'anonimato.
    Gesu' ci invita ad esserlo con i suoi insegnamenti,se riusciamo a raggiungere un traguardo simile nella nostra quotidianita' ci sentiamo bene e illuminati ogni giorno di piu'.
    Ognuno di noi nel proprio piccolo dovrebbe cercare di raggiungerla con il perdono nei confronti delle persone che ci hanno fatto anche involontariamente o volutamente del male(tradimenti,bugie,sotterfugi, mafia, camorra, guerre ecc..).
    Io mi ritengo fortunata come figlia di genitori non credenti,ma con una fede profonda nella famiglia e nella disponibilita' verso gli altri;mi hanno educato alla santita' nel lavoro con il lavoro faticoso che facevano;mi hanno educato alla santita' nel superare un fallimento economico pur rimanendo a testa alta e non ferendo nessuno se non se stessi;mi hanno educato ad ascoltare gli altri;mi hanno dato la possibilita' di avvicinarmi alla fede in Dio; mi hanno educato a salvare una famiglia anche con una separazione,tutto questo penso sia quello che dovro' fare anch'io nei confronti di mia figlia per educarla alla santita'.
    Certo uno diventa "santo" se durante la sua vita terrena ha continuato ad operare nel bene sena troppe interruzioni,ma pochi diventano santi,l'importante e' averlo come fine e comunque nonostante tutto.
    Ileana mamma di Elena

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  9. Anonimo ha detto...
    Ciao a tutti
    grazie per averci dato il "compito" che ci ha offerto lo stimolo di dialogare e di confrontarci come sposi e genitori sulla santità e al tempo stesso di condividere "a distanza" il cammino che nostro figlio sta facendo in questa esperienza. Per noi essere santi vuol dire cercare di seguire l'esempio di Gesù nelle situazioni quotidiane "fare straordinariamente bene le cose ordinarie".
    La famiglia è il luogo che permette agli sposi e ai figli di poter sperimentare nelle parole, nei gesti, nelle vicissitudini quotidiane la Parola e l'esempio di Gesù. Una mamma che dialoga, lava, stira, cucina con amore, senza aspettarsi un grazie o senza pretendere qualcosa in cambio, si mette al servizio della sua famiglia ed è santa agli occhi del Signore; un papà che rientra dal lavoro stanco o deluso e si siede al fianco del figlio per finire insieme i compiti e con perseverante e amorevole pazienza lo ascolta e lo aiuta è santo agli occhi del Signore.
    Certo non è semplice realizzare la santità come individui ed è sicuramente più complesso viverla in famiglia.
    Secondo noi, per educare i figli alla santità, occorre dare l'esempio, dare un senso cristiano e motivare le scelte che si fanno quotidianamente; dare un significato concreto è lasciare una "traccia" visibile in modo che i figli possano individuarla e (si spera) ripercorrerla nella loro vita, gradualmente, passo dopo passo in modo autonomo, magari migliorandola.
    Max e Ely
    07 agosto 2010 14.38

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  10. Anche a noi è suonato strano il concetto di santità abbinato alla famiglia, ma riflettendo forse si tratta solo di capirsi: se invece di pensare alla santità come a un esperienza di martirio estremo facessimo un collegamento semplice santità=felicità probabilmente vorremmo essere tutti chiamati alla felicità. E lo siamo sicuramente: non crediamo che Dio ci chiami a qualcosa che non porti alla gioia; la difficolta probabilmente nasce dal nostro rapporto con le "cose terrene" inevitabile per noi famiglie ma cui non dovremmo essere troppo legati.
    Forse cerchiamo un equilibrio tra la felicità che ci propone Cristo e quella che ci propone il mondo, forse non abbiamo abbastanza fede, sicuramente non è facile anzi probabilmente è impossibile solo con le nostre forze. Recentemente ci ha colpito una frase di S.Agostino (credo):"C'è un uomo più potente di Dio: l'uomo che prega"
    Ecco forse la strada è quella: spesso ci autogiustifichiamo perchè preghiamo poco col fatto che abbiamo tanti impegni ma dovremmo trovare i tempi e i modi e sicuramente ne gioverebbe tutta la nostra vita quotidiana, i nostri figli e chi ci sta attorno.
    Emanuela e Samuele

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  11. CIAO,COMPITO ASSAI TOSTO!!!!
    NON MI SONO MAI SOFFERMATA A RIFLETTERE SUL CONCETTO DI SANTITA' IN FAMIGLIA MA A VOLTE HO SCHERZOSAMENTE PRONUNCIATO..."FATEMI SANTA SUBITO".SANTITA,FORSE, E' NON TIRARSI INDIETRO, MAI, QUANDO SI TRATTA DI PORTARE LA CROCE.SANTITA,FORSE, E' IMPEGNARSI OGNI GIORNO A CERCARE IL BENE DELLE PERSONE CHE AMI ,PRIMA DEL PROPRIO.FORSE E'LA PROMESSA D'AMORE ,NEL BENE E NEL MALE,FATTA DAVANTI A DIO E CHE NON SCORDI MAI DI ONORARE.E'....RESISTERE E TENERE UNITA LA FAMIGLIA,NONOSTANTE LA DISPERAZIONE DEI GIORNI SENZA COLORE,LE TRIBOLAZIONI PER I FIGLI E GLI ANZIANI AMMALATI,DA ACCUDIRE,PENSANDO DI NON MOLLARE MAI!
    QUESTO ESEMPIO EDUCA UN FIGLIO ALLA RESPONSABILITA',ALLA TENACIA,AL CORAGGIO,ALL'ALTRUISMO,ALL'AMORE VERO E PROFONDO....E COSI'CI SI PIU' VICINI A DIO!!

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  12. Veramente tosti i compiti quest'anno...fanno riflettere.
    Nella mia rifelessione mi sono posta la domanda; chi sono i Santi? Sono quelle Super Persone che hanno messo la propria vita al servizio degli altri senza mai pretendere niente in cambio.
    Alcuni sono stati perseguitati, uccisi hanno avuto una vita di stenti ma avevano e donavano L'Amore di Dio.
    Nella famiglia, l'elemento essenziale che ci fa vivere assieme è l'amore... Ci da la carica e la voglia di proseguire in un cammino non sempre facile. E' il vero Amore che ci da la capacità di donarci ai nostri cari semplicemente perchè troviamo piacere nel farlo
    Ai nostri figli dovremmo insegnare l'umiltà e la voglia di sapersi donare la prossimo
    Il nostro compito non è dei più facili; specialmente ai giorni nostri dove, essere un leader, è considerato un pregio e troppo spesso il prossimo non si tiene in considerazione.

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  13. Bellissima questa frase "fare straordinariamente bene le cose ordinarie!". Vorrei non dimenticarla mai,ma perchè diventi il motto della mia vita è necessario avere dei tempi di riflessione,per pensare prima di agire, per riconoscere la via della santità; quando penso a questo mi arrabbio con la nostra società "evoluta" che mi fa correre e cercare sempre la via più pratica,sbrigativa, veloce e che difficilmente è quella giusta.
    A volte mi scopro a desiderare di vivere in un paese povero perchè forse sarebbe più facile...
    Ma vivo qui, allora mi sforzo, mi impegno perchè solo con l'esempio educo i miei figli... Diventare santi insieme come famiglia? E' uno degli obiettivi più belli cui si possa arrivare, ma è ancora più difficile perchè, per quanto famiglia, siamo individui molto diversi e non abbiamo le stesse idee, a volte forse neanche gli stessi valori (temo!).
    Eppure basterebbe amare indiscriminatamente...
    valeria e primo

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  14. Associare la santita' alla quotidianita' famigliare è una cosa completamente fuori dai miei schemi fino a questo momento. è un concetto bellissimo, molte grazie per averci aperto gli occhi nel guardare : il nostro relazionare, i nostri gesti e le nostre piccole imprese in questo modo, aiuta molto e ci da la carica e la forza interiore che solo DIO puo' inviarci ( d'altronde lui è sempre sintonizzato con noi !!! ) carla

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  15. Essere santi significa riuscire a fare cose quasi impossibili ad esempio: essere sempre pronti ad aiutare, ascoltare e dedicarsi agli altri senza pensare alle conseguenze o a se stessi. La famiglia può essere santa se resta unita in qualsiasi momento, se fa ogni cosa insieme cercando sempre di dialogare e di ascoltarsi e aiutarsi reciprocamente.
    Ai nostri figli dobbiamo sempre insegnare il rispetto per il prossimo, che tutte le persone sono uguali, che a seconda delle proprie possibilità bisogna aiutare gli altri, che dobbiamo sempre ricordare che siamo tutti fratelli e che il Signore ci ama tutti allo stesso modo, dobbiamo credere in Lui e seguire il suo esempio.
    Non sò se questo significhi essere santi o diventari santi, ma è quello che ho sempre insegnato ai miei figli e continuerò a insegnarlo.

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  16. E' difficile pensare di essere santi quando la maggior parte delle nostre giornate trascorre in modo frenetico fra il lavoro, gli impegni più o meno pressanti della scuola,dello sport dei figli,della "gestione" della casa e così via .Condividiamo tante delle riflessioni fatte e anche noi crediamo che è proprio questa quotidianità che dobbiamo "santificare".Imparando forse proprio dai Santi che hanno messo al primo posto Dio e il servizio ai fratelli.Noi non siamo così ma ci sforziamo ogni giorno di "provarci ": a volte ci sembra di riuscirci ,altre volte no ,altre ancora di non avere neppure "iniziato ".Ma le persone che amiamo( i figli,i genitori,gli amici )o che come voi sono sempre in cammino ci danno forza per non mollare ..non si può essere santi da soli e forse in questo la famiglia è una buona palestra; perchè non sono certamente le prediche rivolte ai nostri ragazzi ad avvicinarli a questo concetto di santità ma ( crediamo ) solo l'esempio non "ostentato" di uno stile di vita il più possibile cristiano .
    Manu e Roberta

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  17. ...mi risulta così difficile aggiungere qualcosa a queste meravigliose riflessioni. Tutto ciò per me è santità! In preparazione al nostro matrimonio il sacerdote ci sottolineava proprio questo: in ognuno di voi due, diceva, c'è il seme della santià: avete il "semplice" compito di far germogliare la santità uno nell'altro!!! Grazie a voi in questi gg a distanza di soli 20 anni dal nostro matrimonio ho avuto la possibilità di riflettere su questo immenso mistero: GRAZIE DI CUORE!! e PER I NOSTRI FIGLI?? bella domanda, credo come già detto in altre testimonianze, nell'assoluta importanza del dialogo, del confronto, come pure dell'esempio quotidiano. Ciao a tutti ed aspetto con ansia che il mio Santo torni a casa ricco di tanta santità raccolta fra voi e da condividere con tutti noi, nella nostra famiglia!!!!!!!!!!

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  18. Come diceva qualcuno prima, noi siamo già SANTI grazie al Battesimo quindi è già dentro di noi e grazie allo Spirito Santo vive dentro di noi in modo originale e unico così come è originale e unico ogni uomo. Credo che uno sia Santo quando fa qualcosa di buono in modo gratuito. La famiglia ci da molte opportunità di diventare “Santi” oltre a tutti i gesti quotidiani reciproci mi piace anche il pensiero di sentire Gesù Cristo un “componente” importante della famiglia sempre premuroso, presente, a volte misterioso, a volte silenzioso che per entrare in relazione con ogni componente della famiglia parla ( nelle sacre scritture) rafforzando la nostra capacità di perseguire il bene cioè la Santità

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  19. Innanzitutto vorremmo dirvi grazie, perchè questo compito che ci avete assegnato ci ha indotto a fermarci, a dialogare, a riflettere. In genere si associa la santità ai nomi "illustri" della Chiesa che vengono venerati, mentre ognuno di noi è chiamato alla santità attraverso la propria vocazione, per noi prima come coniugi, poi come genitori. Santità è seguire Cristo, vivere ogni giorno avendo lui come modello. E Cristo è molto esigente! Ci chiede di vivere la nostra quotidianità non attraverso le scorciatoie. Ci chiede di abbracciare i percorsi più tortuosi che richiedono impegno,fatica, serietà e di farlo con gioia. Se come adulti e genitori riusciamo a vivere tutti i giorni in questa ottica,allora riusciremo a trasmettere anche ai nostri figli la passione di seguire le orme di Cristo che conducono alla santità. Noi ci siamo chiesti: la nostra famiglia a che punto è di questo cammino? Ci affidiamo all'abbraccio misericordioso di Dio e confidiamo nel suo immenso amore. Alberto e Sabrina

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